quattropiudue/ 25 Giugno, 2019/ Blog, Feeling Up/ 0 comments

“Ogni volta che sono al parco e lo richiamo con il guinzaglio in mano non torna…..”

“Talvolta in passeggiata si impunta sul marciapiede e non esiste modo di farlo camminare, non sappiamo come fare…”

“Quando usciamo morde il guinzaglio fino a romperlo, è gia’ il terzo che compriamo, ora mi hanno suggerito di comprarlo in catena, così non potrà più romperlo….”

“Il mio cane tira al guinzaglio e io non riesco più a tenerlo, mi ha fatto cadere e ora riesce a portarlo fuori solo mio marito, quando ha tempo…”

Queste e molte altre sono spesso le difficoltà che incontriamo con i nostri cani quando si parla di guinzaglio, tanto che alle volte questo strumento finisce per essere vissuto con disagio tale da scegliere di non usarlo,  preferendo lasciare il cane sciolto il più possibile, oppure riducendo le uscite a causa delle grandi difficoltà di gestione che la passeggiata al guinzaglio presenta.

Ma le nostre città non sono esattamente “a misura di cane”, pertanto preferendo  tenerlo sciolto dobbiamo essere consapevoli del fatto che lo stiamo esponendo ad una serie di potenziali rischi inizialmente non valutati, sperando al tempo stesso che non arrivi mai il momento di pagarne le conseguenze in circostanze solitamente assai spiacevoli (mi riferisco a cani investiti, incidenti e liti con lesioni più o meno serie).

E’ vero, molti cani e proprietari hanno un rapporto difficile con il guinzaglio, e spesso le criticità che mi raccontano sono effettivamente inconciliabili con l’idea di una serena passeggiata quotidiana con il nostro amico a 4zampe. 

Allora che fare?

In queste righe vorrei parlare di guinzaglio, provando a dare un’altra prospettiva, cercando di spiegare cosa rappresenta per il cane e come trovare una strada nuova, che consenta di ribaltare la situazione, per trasformare quella che in alcuni casi è una lotta a chi tira di più, in un momento piacevole da vivere in due per condividerne odori, colori e sensazioni, in un percorso di crescita che è fatto di conoscenza reciproca profonda.

Ne esistono tanti tipi, di guinzagli: a catena, corti, in cuoio intrecciato, più lunghi, con il manico imbottito, estensibili (la rovina di molti cani)…. 

Ecco, è bene evitarli tutti!!!!

Il guinzaglio più idoneo per impostare e mantenere nel tempo l’apprendimento di una passeggiata equilibrata è il guinzaglio da addestramento, lungo 1,80 mt, con due moschettoni alle relative estremità e tre anelli nella lunghezza. Anelli che consentono tre agganci a misure differenti, utilizzate per spiegare al cane la distanza/vicinanza da noi desiderata in base al contesto nel quale ci troveremo.

Tre anelli, tre lunghezze diverse:

  • Massima estensione per lasciare il cane libero di annusare in posti tranquilli e spazi abbastanza ampi e non affollati, tipo un marciapiede largo, un viale di campagna, un’area verde.
  • Estensione media per la passeggiata tradizionale, in cui si cammina insieme in una direzione comune, vicini ma non vicinissimi, rispettando gli spazi reciproci.
  • Estensione minima per i posti più transitati da persone, macchine, biciclette e bambini, vita di città tipo un caffè al bancone del bar, un negozio, un marciapiede stretto del centro di Roma, in modo da tenere il cane più vicino a noi.

Esiste poi la Lunghina, un bellissimo guinzaglione lungo (5,10,15 mt) in materiale leggero ma resistente, che suggerisco di utilizzare in grandi spazi aperti per le lunghe passeggiate in montagna, quando si desidera insegnare al cane a rimanere vicino a noi concedendogli però un più ampio raggio di esplorazione, per i primi insegnamenti sul richiamo in sicurezza e da tenere in considerazione ogni volta che vorrete condividere con il vostro compagno momenti di libertà e di esplorazione condivisa insieme!

Perché è questa la parola chiave del complesso mondo di emozioni che ruotano attorno al guinzaglio: INSIEME!

E questo strumento altro non dovrebbe essere che un sottile e quasi inesistente “filo rosso” che tiene in connessione positiva due individui, quello che io chiamo il “guinzaglio invisibile”, o quasi! 

Invisibile nel senso che non deve esserci mai una trazione, ne continua ne intermittente, non devono esistere le correzioni sul guinzaglio (roba vecchia…!)….ma piuttosto guinzaglio morbido, cane vicino ma nel rispetto del suo spazio e della sua andatura, e soprattutto niente cellulare quando usciamo con lui!

Già, niente cellulare perché ci impegna e ci distrae, distogliendo la nostra attenzione dal compagno che cammina con noi, e così talvolta capita di  esercitare trazioni involontarie, fino a portare il nostro amico a spasso come fosse un trolley, creando così in molti cani la certezza di non essere ascoltati.

Il guinzaglio non contiene, unisce, non corregge ma consente di comunicare in un dialogo a due, e uno sguardo del nostro cane mentre siamo in passeggiata insieme, può significare mille cose, ma la più importante è una sola: significa RELAZIONE con noi, uno dei regali più belli che sanno farci ogni giorno.

Quindi… faremo bene a non lasciarcelo sfuggire quello sguardo, ma piuttosto ad accoglierlo con un sorriso felice, quel sorriso renderà il vostro compagno fiero di starvi accanto!

Parlavamo di lasciare a casa il cellulare, giusto? Già, perché le mani libere, entrambe, servono all’inizio proprio per spiegargli cosa desideriamo da lui. Infatti se con una terremo il guinzaglio, sarà proprio l’altra mano, quella libera, che guiderà il nostro amico dandogli precise indicazioni, insegnandogli a tornare vicino a noi. Nel caso stesse accelerando troppo, ci fermeremo, lo richiameremo con una parola o una frase che sarà sempre la stessa, pronunciata con toni morbidi, pacati e positivi, invitandolo allo stesso tempo con la mano a tornarci accanto e soltanto allora riprenderemo a camminare.

E questa regola base dell’impostazione del guinzaglio sarà opportuno ripeterla più e più volte, non basterà certamente una passeggiata per avere un “soldatino” al nostro fianco, ci vorrà pazienza, ci vorranno esercizi di comunicazione e fiducia specifici, ci vorranno ripetizioni, anche in ambienti diversi, affinchè il cane consolidi questo apprendimento imparando a dedicarci attenzione anche in contesti nuovi e ricchi di stimoli per lui interessanti. Inoltre ci vorranno costanza e coerenza, ma soprattutto allegria, una curiosa allegria per scoprire che insieme si può crescere imparando cose nuove, esplorando nuovi posti e un modo diverso di vivere insieme al nostro compagno, perchè ricordatevi sempre che si cresce in due, imparando l’uno dall’altro!

E questa regola base dell’impostazione del guinzaglio sarà opportuno ripeterla più e più volte, non basterà certamente una passeggiata per avere un “soldatino” al nostro fianco, ci vorrà pazienza, ci vorranno esercizi di comunicazione e fiducia specifici, ci vorranno ripetizioni, anche in ambienti diversi, affinchè il cane consolidi questo apprendimento imparando a dedicarci attenzione anche in contesti nuovi e ricchi di stimoli per lui interessanti. Inoltre ci vorranno costanza e coerenza, ma soprattutto allegria, una curiosa allegria per scoprire che insieme si può crescere imparando cose nuove, esplorando nuovi posti e un modo diverso di vivere insieme al nostro compagno, perchè ricordatevi sempre che si cresce in due, imparando l’uno dall’altro!

Alessia Scazzuso.

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